Ho riflettuto molto, a poco più di un mese dalle elezioni amministrative astigiane, se scrivere o meno un post in merito all’attentato parigino. Ho riflettuto perché, pur essendo palese come Asti non sia Parigi (come ha scritto forse poco opportunamente qualcuno…), non mi sembra trascurabile il fatto che in un paese civile l’evento elettorale possa trasformarsi in un momento di paura. Sono candidato a Sindaco della mia città e come tutti coloro che hanno deciso di sostenermi in questa impegnativa sfida, candidandosi ad un incarico amministrativo, sento la responsabilità di garantire la sicurezza della città in cui vivo e dei miei concittadini. Il Sindaco è infatti responsabile della sicurezza di tutti. “SINDACO ANCHE TU” vuol dire che tutti, soprattutto in momenti come questi, siamo chiamati a condividere questa responsabilità, per garantire la sicurezza della nostra città e del nostro Paese. Essere cittadini responsabili vuol dire partecipare al momento elettorale con il senso civico che ritengo debba contraddistinguere un paese veramente democratico ed evoluto, rispettando le identità, le opinioni e le idee espresse da tutti, ma con il coraggio e la serenità di fare delle scelte coerenti, di fare delle proposte concrete e di assumersi la piena responsabilità delle proprie decisioni, senza farsi condizionare dal Terrore. Asti non è Parigi, ma ad Asti si voterà come a Parigi e nessun elettore deve sentirsi poco sicuro in un momento così delicato, quando cioè deve esprimere con un voto come desideri che sia il futuro proprio e della propria città… Per questo, oggi più che mai, Asti è Parigi e noi astigiani, io per primo, non possiamo non sentirsi sinceramente vicini ai nostri cugini d’Oltralpe.